mercoledì 10 ottobre 2012

C’è poco da festeggiare!



Nutro dei forti dubbi sul fatto che lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria è un atto che può risolvere i problemi della Città, anzi ho il timore che rischia seriamente di aggravare e mortificare i disagi e le difficoltà già presenti in città.
Dallo Stato ci si deve aspettare ben altro tipo di intervento che carri armati per la strada e tre Commissari che, anche se sono fermamente convinta che verranno a svolgere al meglio il lavoro che sono chiamati a fare, paralizzeranno la Città.
È evidente ci sia ben poco da festeggiare!
Ora davvero la Città deve reagire con responsabilità ed orgoglio!
(Città = cittadini, partiti, imprese, associazioni)
Tutti dobbiamo rispondere e respingere l’etichetta di città mafiosa nuovamente attribuitaci, senza continuare a scadere nelle polemica e nella faziosità che hanno vergognosamente contraddistinto il dibattito degli ultimi tempi. Perché il problema delle infiltrazioni mafiose non è un problema di destra né di sinistra, ma un problema che trasversalmente coinvolge tutti, e l’arrivo dei commissari è una sconfitta per tutta Reggio, poiché significa che la Città tutta non ha saputo rispondere adeguatamente al suo più grosso problema, quello mafioso.
Onestamente la cosa che mi rattrista di più e mi mortifica come cittadina di Reggio è il fatto che la politica in questi ultimi due anni ha dimostrato di non sapersi fare carico delle proprie responsabilità, ma è stata solo capace di rendersi protagonista di uno squallido teatrino di rancori, pettegolezzi ed antagonismi non solo fra fazioni contrapposte, ma anche all’interno delle stesse coalizioni.
Così abbiamo assistito ad un continuo e ridicolo bombardamento mediatico atto a danneggiare ed offendere senza ritegno ogni parola ed azione, anche solo presunta della controparte, finanche scadendo nel pettegolezzo; perdendo di vista lo scopo di tutto ciò e con il solo effetto di non avere cura e prospettiva per una città che invece di essere amministrata veniva ad essere mortificata in ogni settore.
Eppure i segnali per la parte destra c’erano già e invece di responsabilizzare partiti ed amministratori verso un percorso nuovo ed in prospettiva per la Città, così come si era discusso in campagna elettorale, ci hanno  regalato lo scioglimento.
Dalla parte sinistra non ho visto alcun progetto né idea di Reggio Calabria e del suo futuro.
Evidentemente a destra e a sinistra l’amore per le poltrone è più forte dell’amore verso la propria Città.
Questa politica così irresponsabile da destra a sinistra non mi da fiducia, non mi fa ben sperare.
Potrò sembrarvi pessimista, ma penso che nemmeno di fronte a questa nuova stagione di ulteriore e tragica difficoltà per la Città, i partiti riusciranno a fare quadrato intorno a Reggio e ricominceranno a discutere serenamente e a “lavorare” per Reggio!
Devo dare ragione a chi sostiene che “non si può guarire un male con lo stesso male”.
Per questo oggi serve discontinuità rispetto al passato!
Il popolo di Reggio non può lasciare operare da solo uno o più commissari che arrivano da fuori e che di Reggio e dei reggini non conosce nulla se non l’onta di cui sono stati macchiati.

Spero di essere riuscita a far capire perché non mi sento di festeggiare la mortificazione del commissariamento e dell’onta di Città mafiosa!

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