mercoledì 30 marzo 2011

L'inerzia


Dopo un grande dolore viene un senso solenne,
Stanno composti i nervi, come tombe,
Il cuore irrigidito chiede se proprio lui
Soffrì tanto? Fu ieri o qualche secolo fa?
I piedi vanno attorno come automi
Per un'arida via
Di terra o d'aria o di qualsiasi cosa,
Indifferenti ormai:
Una pace di quarzo, come un sasso.
Questa è l'ora di piombo, e chi le sopravvive
La ricorda come gli assiderati
Rammentano la neve:
Prima il freddo, poi lo stupore, infìne
L'inerzia.
Poesia di Emily Dickinson

venerdì 25 marzo 2011

uomini: dr jekyll e mr hyde

Del mondo degli uomini una cosa l'ho capita: non tutte le domande hanno risposte!
A volte bisogna cogliere le risposte nei silenzi, non c'è bisogno di scavare a fondo per comprendere lo squallore e lo scarso valore di qualcuno, bisogna accettare che ci siamo sbagliate a valutare e voltare pagina... dopo tempo gli stronzi ritornano sempre e solo allora ci si prende qualche soddisfazione!
Interessanti i pareri espressi nel blog del link allegato (clicca sul titolo).

mercoledì 23 marzo 2011

Proviamoci anche noi!

Era il 1992 e Severn Cullis Suzuki era una bambina di 12 anni, che insieme a ad altre sue coetanee, raccolse i fondi necessari per partecipare al Vertice della Terra a Rio de Janeiro.
Nel suo discorso si era prefissata di fare la morale ai potenti del mondo, a quelle persone adulte che forse avranno giudicato le sue parole infantili e banali, proprio perché pronunciate da una bambina. Quelle persone allora, evidentemente non colsero il senso profondo di quei sei minuti del discorso di Severn, quei sei minuti in cui ogni parola della ragazza pesava come un macigno sulle coscienze di coloro che avevano e che hanno tutt’oggi, la responsabilità delle scelte.
Quindi domandiamoci perché lei, senza arroganza, senza prosopopea, ha dimostrato di essere molto più coraggiosa di noi, tutti noi che siamo suo padre e sua madre, tutti noi che dovremmo preservare il suo futuro, tutti noi che abbiamo lasciato fare a lei ciò che avremmo dovuto fare noi. Riprendiamoci il nostro ruolo ed esercitiamolo al meglio!
Salviamo il nostro mondo e quello dei nostri figli...almeno proviamoci!


giovedì 17 marzo 2011

B-side

B-side

non c'è molto da dire...i fatti si commentano da soli...al PORCO la prossima mossa!

martedì 15 marzo 2011

dedicato alle donne

Nota del 5/10/2010...ma quanto mai attuale
"Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo de...i dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo. Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata. Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi, e hai pianto. Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente. Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli. Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse". Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre. Quando meno te l'aspetti..."

Jack Folla 

sabato 12 marzo 2011

Che terremoto...



La storia ha già mostrato la gravità delle conseguenze degli incidenti alle centrali nucleari.
Le radiazioni a cui la popolazione viene esposta causano un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore.
Dall'incidente di Chernobyl la sicurezza delle centrali nucleari è diventato uno dei principali aspetti critici dell'energia nucleare per uso civile. Negli ultimi anni il progresso tecnologico ha notevolmente migliorato la sicurezza delle centrali nucleari dotate di reattori di ultima generazione.
Eppure la scienza non è onnipotente.
Quello che sta succedendo in Giappone ci insegna che non esistono cose senza rischi. Quello che può succedere è il prezzo che si deve pagare x la tecnologia a tutti i costi.
Io non ci sto

martedì 8 marzo 2011

Ama la vita!


"Ama la vita così com'è
Amala pienamente, senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un pò.
Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!

Madre Teresa di Calcutta è stata ed è ancora il simbolo della generostà e dell'altruismo. Ha dedicato la sua vita alle persone bisognose e con il suo operato ci ha saputo comunicare, non predicando, bensì agendo, che la generosità è energia pura e positiva, una qualità importantissima del carattere di una persona. Essa va coltivata e sviluppata per migliorare lo stato della collettività nella quale viviamo e della quale facciamo parte.
Le parole di Madre Teresa ci suggeriscono di dimenticarci di noi stessi come individui e di rispecchiarsi negli altri. Ne consegue che mentre ci operiamo per il prossimo in realtà ci stiamo prendendo cura anche della nostra persona.

La Cambogia ci fa una pippa


La Cambogia ci fa una pippa
Donne in politica.
Ecco la classifica della presenza femminile nei Parlamenti dei vari Paesi.

martedì 1 marzo 2011

non proprio una lettera

non proprio una lettera...scrivo due parole ad un caro amico:

Caro Amico,
grazie di essere entrato nella mia vita e di aver condiviso parte del mio cammino.
Grazie di aver sorriso e urlato con me. Grazie delle tue risposte. Grazie dei tuoi silenzi.
Tu forse non te ne rendi conto ma ti devo moltissimo, mi hai insegnato tanto.
Dunque, devo dire che una cosa buona questo lavoro l'ha fatta, dato che ti ho conosciuto proprio qui.

E subito, cosa strana, è scattato dentro di me qualcosa.
Qualcosa di assolutamente innocente, sia chiaro.
Come parlavi, quel che dicevi, i tuoi ragionamenti, il tuo sarcasmo, la tua ironia; e più passavano i giorni, più parlavamo, più mi innamoravo del tuo modo di pensare...certo la tua "filosofia di vita" fà la differenza!

So che ci sentiremo ma ammetto che mi mancheranno i tuoi discorsi, le tue imprecazioni e i nomignoli sempre più strani che mi davi.
Caro Amico quanta differenza c'è fra te che sei così speciale e tutte le altre persone!
So che, come me, non sei perfetto e questo fa sì che io ti senta ancora più vicino.


"In momenti di crisi - in quei momenti dove c'è troppa poca luce per trovare la strada da soli - è bello sapere che altri cuori ci hanno affidato parole di speranza confidando proprio in quello stesso sentire che unisce, che fa sentire meno soli, che nobilita. E che io chiamo amicizia" (Sullivan)

io aggiungo solo un grazie e un arrivederci...