lunedì 2 agosto 2010

Rabbia!

martedì 3 febbraio 2009

A volte ti senti triste, come oggi...è bastata una piccola parola, per farmi pensare, i miei pensieri stavano vagando come dei suoni, di una musica triste, ma la vita è cosi...
Appena ti volti, sai che potrebbe cambiare, e passare da un momento di gioia, a un momento di tale rabbia!
Avrei voglia di urlare, di scappare, senza nessuna meta, solamente andare lontano, dove rabbia, tristezza, non sanno cosa sia....
Ma un nuovo giorno si sta avvicinando, con la speranza, che i mie pensieri di oggi, svaniscano nel nulla, per rivivere una nuova giornata, serena con la vita!

Per te...


sabato 21 marzo 2009

Mi piacerebbe che tu riuscissi ad entrare nei miei pensieri per capire quello che ho dentro...ma purtroppo non si può...e allora non ti resta che immaginare una piccola barca in mezzo al mare in tempesta che cerca disperatamente la luce del faro...l'unico segnale che può farla tornare a terra, l'unico segnale che può darle certezza.
Venerdì 28 maggio 2010

genere maschile e femminile contro...è proprio vero: uomini e donne non si capiranno mai!
Leggete...
Un uomo e una donna sedevano presso una finestra che si apriva verso la Primavera. Sedevano vicini l'uno all'altra. E la donna disse: "Ti amo. Sei bello, sei ricco, e sei sempre così ben vestito".
E l'uomo disse: "Ti amo. Sei un pensiero meraviglioso, qualcosa di troppo singolare per essere stretta in una mano, sei un canto ricorrente nei miei sogni".
Ma la donna, incollerita, distolse il viso da lui e disse: "Lasciami, ora, te ne prego. Giacché io non sono un pensiero, né sono qualcosa che passi nei tuoi sogni. Sono una donna. Voglio che tu mi desideri: come moglie, come madre di bambini non ancora nati".
E si separarono.
E l'uomo diceva tra sé: "Ecco, un altro sogno si è ora dissolto in nebbia".
E la donna diceva: "Che farsene di un uomo che fa di me nebbia e sogno?"
(Khalil Gibran)

la doccia dopo la partita

C'è una cosa che io invidio agli uomini, ed è quel momento unico e profondo che solo loro sanno creare: la doccia dopo la partita.
Noi donne negli spogliatoi ci perdiamo a spettegolare, a confrontarci culo e tette e a controllare la cellulite altrui, isolate nei nostri bagnoschiuma, creme e vanità.
Per loro, invece, la doccia calda dopo l'eroica impresa diventa un momento incredibile, di profondo cameratismo e di amicizia. naturalmente ogni dribbling, ogni goal segnato, anche solo sfiorato diventano imprese uniche, eroiche, degne dei mondiali; le tattiche, i consigli ed i progetti futuri si sprecano, ognuno si sente parte di un evento quasi leggendario, un vero sportivo.
E le donne? Ah le donne, quelle non mancano mai! Negli spogliatoi ci si sente tutti veri uomini e quindi tutti playboys navigati; quante bugie, quanto sesso raccontato, inventato, volgarizzato, le speranze diventano certezze e l'elenco di "quella me la sono fatta" e "quella sicuramente ci sta" si allunga incredibilmente.
La macchietta del gay, poi, non manca mai, il "se cade il sapone io non lo raccolgo, perchè non si sa mai, chinarsi può essere pericoloso!" è sempre accolta da grandi schiamazzi e prese in giro...e magari in quella squadra, proprio lì tra loro, c'è un segreto e fiero omosessuale che ride per primo di quelle stupide leziosità.
Ed è solo lì, in quei pochi metri cubi di vapore e sudore, che si crea il gruppo; prima della partita si è tutti proiettati sulla sfida, durante ci si concentra per rendere al meglio, si impreca, si urla e ci si arrabbia con i compagni e con se stessi. Ma dopo, tutto o quasi passa, ci si rilassa ed il tutto assume toni più pacati:" la prossima volta andrà meglio, oggi non sono in forma, ma tu anche avresti potuto..." e l'amicizia prende il sopravvento.
Anche se loro, i maschietti sportivi, dichiarano che in realtà è una falsa amicizia e che fuori da lì ognuno ritorna alla propria vita e alle proprie amicizie, bé, io credo che il gusto di una partita a pallone con gli amici e delle chiacchiere da spogliatoio sia un piacere che noi donne non sappiamo gustare!