venerdì 23 novembre 2012

Cos'è l'amore...


“Io non pretendo di sapere cosa sia l’amore per tutti, ma posso dirvi che cosa è per me: l’amore è sapere tutto su qualcuno, e avere voglia di essere ancora con lui più che con ogni altra persona. L’amore è la fiducia di dirgli tutto su voi stessi, compreso le cose che ci potrebbero far vergognare. L’amore è sentirsi a proprio agio e al sicuro con qualcuno, ma ancor di più è sentirti cedere le gambe quando quel qualcuno entra in una stanza e ti sorride.”
(Albert Einstein)

domenica 21 ottobre 2012

Poesia del 21 ottobre

Mi piaci silenziosa, perché sei come assente, mi senti da lontano e la mia voce non ti tocca. Par quasi che i tuoi occhi siano volati via ed è come se un bacio ti chiudesse la bocca.
Tutte le cose sono colme della mia anima e tu da loro emergi, colma d'anima mia. Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima ed assomigli alla parola malinconia.
Mi piaci silenziosa, quando sembri distante. E sembri lamentarti, tubante farfalla. E mi senti da lontano e la mia voce non ti arriva: lascia che il tuo silenzio sia il mio silenzio stesso.
Lascia che il tuo silenzio sia anche il mio parlarti, lucido come fiamma, semplice come anello. Tu sei come la notte, taciturna e stellata. Di stella è il tuo silenzio, cosi lontano e semplice.
Mi piaci silenziosa perché sei come assente. Distante e dolorosa come se fossi morta. Basta allora un sorriso, una parola basta. E sono lieto, lieto che questo non sia vero.
(Pablo Neruda)

venerdì 19 ottobre 2012

Poesia del 19 ottobre 2012

Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse una concessione. E ringraziassi ed obbedissi. Sono libera nella vittoria e nella sconfitta. La mia prigione è la mia volontà. E al mio desiderio non impartiscono ordini!
(Joumana Haddad)

mercoledì 10 ottobre 2012

C’è poco da festeggiare!



Nutro dei forti dubbi sul fatto che lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria è un atto che può risolvere i problemi della Città, anzi ho il timore che rischia seriamente di aggravare e mortificare i disagi e le difficoltà già presenti in città.
Dallo Stato ci si deve aspettare ben altro tipo di intervento che carri armati per la strada e tre Commissari che, anche se sono fermamente convinta che verranno a svolgere al meglio il lavoro che sono chiamati a fare, paralizzeranno la Città.
È evidente ci sia ben poco da festeggiare!
Ora davvero la Città deve reagire con responsabilità ed orgoglio!
(Città = cittadini, partiti, imprese, associazioni)
Tutti dobbiamo rispondere e respingere l’etichetta di città mafiosa nuovamente attribuitaci, senza continuare a scadere nelle polemica e nella faziosità che hanno vergognosamente contraddistinto il dibattito degli ultimi tempi. Perché il problema delle infiltrazioni mafiose non è un problema di destra né di sinistra, ma un problema che trasversalmente coinvolge tutti, e l’arrivo dei commissari è una sconfitta per tutta Reggio, poiché significa che la Città tutta non ha saputo rispondere adeguatamente al suo più grosso problema, quello mafioso.
Onestamente la cosa che mi rattrista di più e mi mortifica come cittadina di Reggio è il fatto che la politica in questi ultimi due anni ha dimostrato di non sapersi fare carico delle proprie responsabilità, ma è stata solo capace di rendersi protagonista di uno squallido teatrino di rancori, pettegolezzi ed antagonismi non solo fra fazioni contrapposte, ma anche all’interno delle stesse coalizioni.
Così abbiamo assistito ad un continuo e ridicolo bombardamento mediatico atto a danneggiare ed offendere senza ritegno ogni parola ed azione, anche solo presunta della controparte, finanche scadendo nel pettegolezzo; perdendo di vista lo scopo di tutto ciò e con il solo effetto di non avere cura e prospettiva per una città che invece di essere amministrata veniva ad essere mortificata in ogni settore.
Eppure i segnali per la parte destra c’erano già e invece di responsabilizzare partiti ed amministratori verso un percorso nuovo ed in prospettiva per la Città, così come si era discusso in campagna elettorale, ci hanno  regalato lo scioglimento.
Dalla parte sinistra non ho visto alcun progetto né idea di Reggio Calabria e del suo futuro.
Evidentemente a destra e a sinistra l’amore per le poltrone è più forte dell’amore verso la propria Città.
Questa politica così irresponsabile da destra a sinistra non mi da fiducia, non mi fa ben sperare.
Potrò sembrarvi pessimista, ma penso che nemmeno di fronte a questa nuova stagione di ulteriore e tragica difficoltà per la Città, i partiti riusciranno a fare quadrato intorno a Reggio e ricominceranno a discutere serenamente e a “lavorare” per Reggio!
Devo dare ragione a chi sostiene che “non si può guarire un male con lo stesso male”.
Per questo oggi serve discontinuità rispetto al passato!
Il popolo di Reggio non può lasciare operare da solo uno o più commissari che arrivano da fuori e che di Reggio e dei reggini non conosce nulla se non l’onta di cui sono stati macchiati.

Spero di essere riuscita a far capire perché non mi sento di festeggiare la mortificazione del commissariamento e dell’onta di Città mafiosa!

giovedì 21 giugno 2012

Il rumore del cuore

"Se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso.
Lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete.
Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio.
Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare che faccia uno dei rumori più forti del mondo, o persino che produca una sorta di suono cerimonioso, come l'eco di un cembalo o il rintocco di una campana.
Invece è silenzioso, e tu arrivi a desiderare un suono che ti distragga dal dolore.
Se rumore c'è, è interno.
Un urlo che nessuno all'infuori di te può sentire.
Un boato così forte che le orecchie rintronano e la testa fa male.
Si dimena nel petto come un grande squalo bianco intrappolato nel mare; ruggisce come la mamma orsa a cui è stato rapito il cucciolo.
Ecco cosa sembra e che rumore fa.
È un'enorme bestia intrappolata che si agita, presa dal panico; e grida come un prigioniero davanti ai propri sentimenti.
L'amore è così... Nessuno ne è indenne.
È selvaggio, infiammato come una ferita aperta esposta all'acqua salata del mare, però quando si spezza il cuore non fa rumore.
Ti ritrovi a urlare dentro e nessuno ti sente".

lunedì 18 giugno 2012

Non ti amo come fossi rosa di sale

Non ti amo come fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco,
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

Ti amo come pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori,
e grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il denso aroma che sale dalla terra.

Ti amo senza sapere come, né quando, né da dove,
ti amo direttamente senza problemi né orgoglio,
ti amo così perché non so amare altrimenti
che in questo modo in cui non sono e non sei,
tanto vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio
sonno.

Pablo Neruda

mercoledì 9 maggio 2012

ma perché proprio ora?!?

E poi lentamente, molto lentamente, dimentichi.
Le persone, quelle che sembravano indelebili sbiadiscono a poco a poco.
Dimentichi. Li dimentichi tutti quanti.
Persino quelli che dicevi di amare e quelli che amavi veramente. Sono gli ultimi a scomparire.
E una volta che hai scordato abbastanza, puoi amare qualcun altro.
(G. Zevin)

martedì 3 aprile 2012

Il senso del viaggio

Si possono percorrere milioni di
chilometri in una sola vita
senza mai scalfire la superficie dei
luoghi né imparare nulla
dalle genti appena sfiorate.
Il senso del viaggio
sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia
da raccontare.

Camminando si apprende la vita
camminando si conoscono le cose
camminando si sanano le ferite
del giorno prima.
Cammina guardando una stella
ascoltando una voce
seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita
curando le ferite lasciate dai dolori.

Niente può cancellare il ricordo del
cammino percorso.

(Rubén Blades)

mercoledì 21 marzo 2012

io non l'ho detto

Io non l'ho detto ancora al mio giardino
Per non perdermi d'animo.
E non mi sento ancora tanto forte
Da rivelarlo all'ape.

Non ne farò parola nella strada,
Perfino le botteghe stupirebbero ch'io
Timida ed ignorante come sono,
Abbia l'audacia di morire.

Non devono saperlo le colline
Dove tanto ho vagato,
Né posso dire ai miei boschi diletti
Il giorno dell'addio.

(Emily Dickinson)

giovedì 15 marzo 2012

"Il quadro mai dipinto"

Sai cosa sarò io per te? Sarò sempre quel piccolissimo particolare che ogni tanto scorgerai nell’aria, nelle cose che guardi, nella loro bellezza, quel dettaglio emotivo che ti viene incontro. L’attimo che ti innamora l’anima per l’inquadratura di un tramonto, unico, imprevisto, che torna in mente all’improvviso. Il diversivo, il tempo di un sorriso quasi inatteso che ti confonde i respiri, il deja vu, la sponda di un sogno. Le storie finiscono mentre quel piccolo particolare, quel quasi niente, mi farà restare con te... per sempre.
                                                                                               (da Il quadro mai dipinto di Massimo Bisotti)

domenica 12 febbraio 2012

una poesia ma non solo...


Per ogni estatico istante
Dobbiamo pagare un'angoscia
In pungente e tremante rapporto
Con l'estasi
Per ogni ora d'amore
Aguzze elemosine d'Anni
Amari spiccioli contesi
E Scrigni colmi di lacrime!

(Emily Dickinson)