martedì 1 marzo 2011

non proprio una lettera

non proprio una lettera...scrivo due parole ad un caro amico:

Caro Amico,
grazie di essere entrato nella mia vita e di aver condiviso parte del mio cammino.
Grazie di aver sorriso e urlato con me. Grazie delle tue risposte. Grazie dei tuoi silenzi.
Tu forse non te ne rendi conto ma ti devo moltissimo, mi hai insegnato tanto.
Dunque, devo dire che una cosa buona questo lavoro l'ha fatta, dato che ti ho conosciuto proprio qui.

E subito, cosa strana, è scattato dentro di me qualcosa.
Qualcosa di assolutamente innocente, sia chiaro.
Come parlavi, quel che dicevi, i tuoi ragionamenti, il tuo sarcasmo, la tua ironia; e più passavano i giorni, più parlavamo, più mi innamoravo del tuo modo di pensare...certo la tua "filosofia di vita" fà la differenza!

So che ci sentiremo ma ammetto che mi mancheranno i tuoi discorsi, le tue imprecazioni e i nomignoli sempre più strani che mi davi.
Caro Amico quanta differenza c'è fra te che sei così speciale e tutte le altre persone!
So che, come me, non sei perfetto e questo fa sì che io ti senta ancora più vicino.


"In momenti di crisi - in quei momenti dove c'è troppa poca luce per trovare la strada da soli - è bello sapere che altri cuori ci hanno affidato parole di speranza confidando proprio in quello stesso sentire che unisce, che fa sentire meno soli, che nobilita. E che io chiamo amicizia" (Sullivan)

io aggiungo solo un grazie e un arrivederci...

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